Nell’articolo di oggi torniamo nuovamente a parlare di dichiarazione IVA 2018 e della possibilità di portarsi in detrazione le fatture dell’anno 2017 giunte in ritardo. In due precedenti contributi ci eravamo soffermati ad analizzare le novità legislative e le ripercussioni a livello pratico di queste nuove disposizioni in materia di Iva. Oggi invece analizzeremo le soluzioni offerte dalle maggiori riviste scientifiche sul tema in questione.
Di quale problema stiamo parlando?
Il 16 gennaio ha segnato per i soggetti passivi IVA mensili l’ultimo giorno per esercitare nell’ambito delle liquidazione periodiche il diritto alla detrazione IVA, sulla base delle fatture d’acquisto la cui esigibilità è riferibile al 2017 (per i trimestrali entro il 16 marzo).
Secondo l’articolo 25 del DPR 633/1972, modificato con l’articolo 2 del DL 50/2017, le fatture d’acquisto possono essere annotate in apposito registro anteriormente alla liquidazione periodica nella quale e’ esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.
E per le fatture che arrivano dopo il 16/1/2018?
Contestualmente all’art. 25, è stato modificato anche l’art. 19 che precisa:
Il diritto alla detrazione dell’imposta relativa ai beni e servizi acquistati o importati […] e’ esercitato al più’ tardi con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto alla detrazione e’ sorto ed alle condizioni esistenti al momento della nascita del diritto medesimo.
Pertanto se il documento viene ricevuto dopo il 16 gennaio, il diritto alla detrazione può essere esercitato al massimo entro il 30 aprile 2018 ovvero il termine di presentazione della dichiarazione Iva relativa al 2017.
Quali sono le soluzioni a livello operativo? Come registro le fatture del 2017 giunte in ritardo?
I principali quotidiani tra cui Il Sole 24-ore propongono come soluzione quella di creare un apposito registro Iva sezionale.
Per l’esercizio della detrazione, come specificano le bozze delle istruzioni della dichiarazione di quest’anno, è necessario che le fatture vengano preventivamente registrate.
Nell’ipotesi in cui le fatture relative alle operazioni realizzate nel 2017 siano ricevute dopo il 16 gennaio 2018 si rende necessario escludere queste operazioni dalla liquidazione Iva del mese di registrazione che, inevitabilmente, sarà il 2018.
Per gestire tali operazioni le imprese dovranno pertanto scegliere se predisporre o meno un apposito registro Iva sezionale (relativo all’Iva 2017) nel registro Iva 2018. Le fatture giunte in ritardo saranno registrate dunque in questo sezionale con uno specifico codice identificativo che determini l’inserimento nella dichiarazione iva relativa al 2017. La detrazione non sarà fatta nelle operazioni periodiche, ma esclusivamente utilizzando il quadro VF del modello IVA 2018.
La chiave primaria
Più in dettaglio, scegliendo di adottare un registro Iva sezionale, il sistema contabile pilota i documenti in base a una chiave primaria e univoca (data fattura anno “n”; data di registrazione contabile anno “n+1”) che indirizza correttamente le fatture al registro creato ad hoc per la gestione delle operazioni effettuate nel 2017.
Una volta identificata tramite la chiave primaria, il sistema contabile in sede di registrazione assegna alla fattura un tipo documento con un protocollo dedicato, utilizzato esclusivamente per il registro sezionale creato ad hoc, e la indirizza in automatico nel registro Iva corretto.
Esiste un’altra alternativa
Sempre il sole 24 ore propone, in alternativa, la registrazione delle fatture di competenza del 2017 nell’ambito delle registrazioni mensili relative al mese di ricevimento (2018), escludendo i relativi importi dalle liquidazioni mensili e tenendone memoria ai fini dell’inserimento nella dichiarazione Iva nella quale si esercita il diritto alla detrazione (2017). Questa soluzione più pratica, presenta i rischi sopra evidenziati, oltre a non essere in grado di monitorare le fatture differite che saranno riferite al 2017, ma saranno datate 2018.
Per le soluzioni operative consigliamo comunque di far riferimento ai software contabili che utilizzate.
Fonte il Sole 24-Ore & Eutekne