Quante volte ti sarà capitato di trovare in fattura la scritta “Contributo Ambientale CONAI assolto”. Ma in che cosa consiste esattamente questa espressione? Il CONAI rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale CONAI ripartisce tra produttori e utilizzatori il costo per i maggiori oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggi. Lo scopo è quello di favorire l’utilizzo di materiali per imballaggio maggiormente riciclabili collegando il livello contributivo all'impatto ambientale. In un precedente contributo ci siamo soffermati a lungo su questo tipo di contributo e sulla nuova normativa in vigore dal 1/1/2019. Se vuoi saperne di più clicca qui.
Chi si deve iscrivere a questo consorzio?
- I produttori di imballaggi: fornitori di materiali di imballaggio, fabbricanti, trasformatori e importatori di imballaggi vuoti e di materiali di imballaggio
- Gli utilizzatori: commercianti, distributori, addetti al riempimento, utenti di imballaggi e importatori di imballaggi pieni.
Come funziona il CONAI?
Il meccanismo impositivo del CONAI funziona in maniera un po' particolare. L'onere contributivo scatta nel passaggio dall'ultimo produttore di imballaggi al primo utilizzatore. Il Contributo Ambientale viene infatti applicato in questo momento esatto del ciclo di vita degli imballaggi, denominato “prima cessione”. Si tratta del trasferimento nel territorio nazionale, dell’imballaggio finito effettuato dall'ultimo produttore al primo utilizzatore (dal 2019 c'è una novità: clicca qui per saperne di più). E' in questo passaggio che scatta l'onere contributivo:
Il contributo viene esposto in fattura dal fornitore (produttore) di imballaggi e rientra nel campo di applicazione dell’IVA (viene considerato infatti un corrispettivo di una prestazione accessoria ai sensi degli articoli 12 e 13 del Dpr 633/1972).
Come indicare il conai in fattura elettronica?
Prima cessione
Come abbiamo detto poco fa, il momento impositivo ricade nel momento di prima cessione, cioè nel passaggio dall'ultimo produttore al primo utilizzatore. L'agenzia delle entrate non ha fornito al riguardo esempi su come indicare in e-fattura il Conai. Per fare ciò pertanto faremo riferimento alle specifiche tecniche standard AssoSoftware di codifica della fatturazione elettronica. Supponiamo ad esempio di voler creare una fattura in Xml partendo dai dati forniti qui sotto:
La fattura elettronica in caso di prima cessione
Per fare la e-fattura ci appoggeremo al servizio gratuito “fatture e corrispettivi” messo a disposizione dall'agenzia delle entrate. Le stesse operazioni infatti si ripropongono in maniera similare nei tanti programmi cloud a pagamento delle numerose case di software che si occupano di gestione contabile.
Per prima cosa dobbiamo inserire il nostro prodotto (nell'esempio un secchiello) soggetto a contributo conai [in quanto è considerato un imballaggio]:
All'interno della sezione "altri Dati Gestionali" abbiamo messo come "riferimento al testo" Conai Articolo #1#. Con l'espressione #1# richiamiamo praticamente il nostro primo (e in questo caso unico) articolo presente nella prima riga della nostra e-fattura.
Nella seconda riga della fattura elettronica andiamo invece ad inserire il nostro contributo Conai (anche esso ricordiamo soggetto a iva in quanto spesa accessoria):
- Entrando nella sezione "tipo cessione prestazione" scegliamo la voce Spesa accessoria (codificata con AC).
- Nella sezione "altri dati gestionali 1" specifichiamo allo SDI la natura della nostra spesa accessoria: ovvero contributo conai (codificato con #SP09#).
- Nella sezione "altri dati gestionali 2" richiamiamo infine il primo (e nel nostro caso anche l'unico) articolo della nostra fattura soggetto a Conai (#1#).
Questo è il risultato della nostra fattura elettronica:
Benissimo, abbiamo visto come deve essere inserito il Conai all'interno della fattura elettronica. Tale contributo viene però versato solo una volta (ricordiamo nel passaggio da ultimo produttore a primo utilizzatore).
"Contributo Ambientale CONAI assolto" in fattura elettronica
Nei passaggi successivi della filiera commerciale, il contributo CAC risulta già assolto (nel passaggio -come detto- tra produttore a utilizzatore). Nelle fatture successive alla “prima cessione”, l’utilizzatore potrà dunque limitarsi a riportare la dicitura “Contributo Ambientale CONAI assolto”. Questa dicitura segnala all'acquirente che le procedure CONAI sono state correttamente applicate “a monte” della vendita e che, di fatto, il Contributo è stato “internalizzato” nel prezzo delle merci. La domanda che ora vogliamo porci ora è: come deve essere indicata questa dicitura in fattura elettronica? Purtroppo non è possibile dare una risposta sicura in quanto l'agenzia non si è espressa su questo punto. In attesa di chiarimenti da parte dell'amministrazione finanziaria, possiamo provare a comportarci nei modi seguenti.
1) Indicare l'assolvimento del Conai come dato aggiuntivo al bene che vendiamo
Ci comporteremo pertanto come nell'esempio che segue:
In questa prima immagine la soluzione proposta è piuttosto semplice: aggiungiamo infatti un campo alla nostra fattura elettronica. Nel caso però ci siano tanti prodotti ceduti con la e-fattura, potrebbe risultare complicato indicare per ogni prodotto questa specifica dicitura.
2) Indicare il contributo conai assolto in una riga della fattura elettronica
In questo caso, possiamo inserire la nostra espressione alla fine della nostra fattura come ultima riga visibile dopo aver inserito tutti i prodotti nel corpo della fattura. Se ad esempio abbiamo inserito 8 righe con differenti prodotti, possiamo inserire una 9° riga come segue:
Nella sezione "altri dati gestionali 1" mettiamo come indicazione all'interno di "Riferimento Testo" la scritta "Descrittivo #DE#". Con questa espressione specifichiamo che la riga inserita è puramente descrittiva.
3) Esiste una soluzione alternativa per indicare "contributo conai assolto" nella fattura elettronica?
Le soluzioni sopra esposte potrebbero risultare un po' troppo macchinose. Come detto prima l'agenzia non ci fornisce alcun tipo di esempio a nostro supporto. Invece di complicarci di più la vita, ci possiamo rifare a quanto detto dall'agenzia delle entrate per quanto riguarda le lettere d'intento da comunicare in fattura (Pagina 4/19 delle Faq dell'agenzia delle entrate). Si ritiene che l’informazione possa essere inserita utilizzando uno dei campi facoltativi relativi ai dati generali della fattura che le specifiche tecniche lasciano a disposizione dei contribuenti, ad esempio nel campo “Causale".
Una soluzione come questa è sicuramente più immediata e si può adattare a numerose casistiche. Chiaramente sta all'attenzione del lettore scegliere per la propria fattura elettronica la soluzione da lui ritenuta più opportuna.
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Un pensiero su “Come indicare il Conai nella fattura elettronica”
è stato molto di aiuto come in serire la descrizione per il Conai