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Indennità per i professionisti riconosciuta dal decreto Cura Italia

Nel presente articolo presenteremo la nuova indennità riconosciuta ai professionisti e ai lavoratori autonomi dal Decreto-Legge del 17 marzo 2020 n.18 (se vuoi leggere il nostro commento alle novità fiscali del decreto, clicca qui). L'emergenza sanitaria causata dal COVID-19 sta mettendo in grosse difficoltà le varie partite iva del nostro paese e per questo il legislatore è intervenuto offrendo un aiuto economico ai professionisti e lavoratori autonomi con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa. Ma questo aiuto è valido per tutti i professionisti? Si estende ad esempio anche a coloro che hanno un albo professionale e una cassa di previdenza privata? Cercheremo di dare una risposta a queste domande nel corso del presente articolo. 

 

Indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa

Il decreto legge del 17 marzo 2020, rinominato Decreto Cura Italia, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e firmato dal capo di stato Sergio Mattarella. Questo decreto tratta delle Misure di potenziamento del Servizio sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19; in questo scritto affronteremo un articolo in particolare, relativo a all’indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, l’articolo n. 27.
L’articolo 27 è rivolto ai liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa che sono iscritti alla Gestione separata.

 

Il testo del Decreto-Legge

Con il famoso Decreto-Legge del 17 marzo 2020 n.18 il Legislatore ha previsto una misura ad hoc per le partita iva che sono iscritte presso la Gestione separata dell'INPS. All'art.27 del decreto si legge:

Art. 27
(Indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa)

1. Ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro. L’indennità di cui al presente articolo non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. 2. L’indennità di cui al presente articolo è erogata dall’INPS, previa domanda, nel limite di spesa complessivo di 203,4 milioni di euro per l’anno 2020. L'INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa e comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze. Qualora dal predetto monitoraggio emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non sono adottati altri provvedimenti concessori.
3. Alla copertura degli oneri previsti dal presente articolo si provvede ai sensi dell’articolo 126.

Dal tenore letterale della norma, il Legislatore sembra concedere questa indennità di 600 € esclusivamente ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi iscritti alla Gestione separata [INPS].  Sempre all'interno del suddetto articolo, viene precisato che l'indennità non è riconosciuta ai titolari di pensione e a chi è iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Indennità per professionisti iscritti alla gestione separata: il nostro schema illustrativo

Per offrire ai nostri lettori una visione più chiara di questa norma, abbiamo deciso di illustrarvi i passaggi salienti tramite una comoda infografica.

DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18: indennità di 600 euro per i professionisti

 

La natura dell'indennità corrisposta dall'INPS

L’indennità sarà erogata dall’INPS nel limite di spesa complessivo di 203,4 milioni di euro per l’anno 2020, essa non concorrerà alla formazione del reddito ai sensi del decreto del presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n. 917 [TUIR].

L’INPS provvederà nei prossimi mesi al monitoraggio delle spese sostenute per l’indennità al fine di verificare la rispondenza della spesa prevista con l’effettiva erogazione. Di questo monitoraggio verrà informato il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dell’economia e delle finanze. Se dal predetto monitoraggio si verifichino degli scostamenti dal limite di spesa prefissato non verranno adottati ulteriori provvedimenti concessori.

 

E per i professionisti iscritti ad albi con casse previdenziali private?

Attualmente per questi professionisti non pare che vi sia una possibilità di usufruire di questo "bonus" da 600 euro.

Leggendo però i comunicati stampa delle Presidenza del Coniglio dei Ministri sembra che sia prevista per il futuro una forma simile di indennità anche ai professionisti iscritti agli ordini professionali. Nel Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n.37 del 16 marzo 2020  viene infatti comunicata l'istituzione di un fondo per il reddito di ultima istanza. In particolare, il comunicato stampa prevede che:

 Fondo per il reddito di ultima istanza con una dotazione di 300 milioni di euro come fondo residuale per coprire tutti gli esclusi dall’indennizzo di 600 euro, compresi i professionisti iscritti agli ordini;

Sembra dunque che vi sia l'intenzione da parte del governo di riconoscere un'indennità anche a coloro che sono rimasti esclusi dal Decreto-Legge del 17 marzo 2020 n.18

 

Conclusioni

Siamo in attesa di ricevere ulteriori delucidazioni circa le modalità di richiesta dell’indennità per le categorie dei professionisti menzionate nel presente articolo, pertanto provvederemo a tenere aggiornato il nostro il nostro Blog. La limitazione dei fondi erogati prevede quindi in tetto massimo di spesa e pertanto consigliamo ai nostri clienti di provvedere a tenersi aggiornati per non rischiare di perdere l’opportunità ricevuta. Oltre ai professionisti iscritti alla gestione separata, anche gli artigiani e commercianti potranno usufruire di questa indennità del valore di 600 euro: per saperne di più consulta il nostro approfondimento L'indennità per artigiani e commercianti riconosciuta dal Decreto Cura Italia.

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