Oggi parliamo dei famosi finanziamenti a 25.000 euro concessi alle piccole e medie imprese. Ma in cosa consiste esattamente questa misura? Lo stato dalla possibilità alle piccole e medie imprese di ottenere finanziamenti in modo automatico e gratuito con una garanzia del 100% del Fondo PMI su finanziamenti di importo non superiore a 25.000 euro. Si è dovuto attendere il via libera da parte della Commissione UE delle misure del decreto Liquidità: finalmente dal 14 aprile è possibile presentare la richiesta per ottenere questo finanziamento. Se quindi vui scoprire come compilare il modello per ottenere questa liquidità, sei nel posto giusto. Vi invitiamo a vedere il video presente alla fine dell'articolo: insieme compileremo passo dopo passo questo modello.
Il finanziamento a 25.000 euro previsto dal Decreto-legge Liquidità
A chi è esteso questo finanziamento?
Questa agevolazione non riguarda solo per PMI, ma anche lavoratori autonomi e professionisti. Il finanziamento dovrà essere richiesto alle banche, agli intermediari finanziari o ai Confidi.
Le caratteristiche del finanziamento a 25.000 euro
Il grande vantaggio di questo finanziamento è costituito dal periodo di pre-ammortamento: l’inizio del rimborso del capitale infatti non deve avvenire prima dei 2 anni.
La durata massima del finanziamento e il tasso applicabile
La durata del finanziamento è fino a 6 anni con inizio del rimborso dopo due anni e il tasso massimo applicabile è rapportato al Rendistato più uno spread dello 0,2% e ai valori di questo periodo si attesta intorno all’1,2%.
La garanzia concessa dallo stato
Per tali finanziamenti il rilascio della garanzia è automatico e gratuito, senza alcuna valutazione da parte del Fondo. Il soggetto finanziatore pertanto potrà erogare il finanziamento con la sola verifica formale del possesso dei requisiti, senza attendere l’esito dell’istruttoria del gestore del Fondo medesimo. Attenzione però: Le banche non sono costrette a rilasciare il finanziamento e effettueranno comunque un'istruttoria (anche per verificare la corrispondenza dei dati inseriti in nell'autocertificazione con i documenti presentati).
Documento essenziale: l'autocertificazione
Per presentare la domanda sarà necessario compilare un’apposita autocertificazione presente all’interno del sito del fondo di garanzia del Ministero dello Sviluppo economico. L’autocertificazione permette a chi ne fa uso di sostituire certificazioni amministrative relative a fatti, stati e qualità risultanti da registri pubblici. Spesso serve a dichiarare il possesso di determinati titoli e requisiti. Il dichiarante decade dai benefici qualora emerga la non veridicità dei contenuti delle dichiarazioni (fra le sanzioni, quelle del codice penale).
Dovrà infatti deve prendere l’impegno di inviare al Gestore del Fondo ovvero al soggetto richiedente tutta la documentazione necessaria per effettuare i controlli e a consentire, in ogni momento e senza limitazioni, l’effettuazione di controlli, accertamenti documentali ed ispezioni in loco presso le sedi dei medesimi stessi, da parte del Gestore del Fondo. Quali sono le conseguenze della revoca dell’aiuto? Attenzione, in caso di revoca si dovrà restituire l’importo pari all’aiuto ottenuto più ulteriori sanzioni previste dall’art. 9 del D.Lgs n. 123/1998 (da due fino a quattro volte l’importo dell’intervento).
Come si compila il modulo dell'autocertificazione?
Il modulo dovrà essere compilato dal professionista o dal lavoratore autonomo o nel caso di una società, dal legale rappresentante dell’impresa (che dovrà indicare la denominazione e la ragione sociale, il codice fiscale, la data di costituzione e la sede legale). Si dovrà specificare all'interno del modello il numero di partita IVA e la data di iscrizione.
Codice ateco
Nel modulo dovrà essere specificato il codice Ateco dell’attività economica interessata dal finanziamento. Per trovare il tuo codice attività, potrai ricerca questo codice all'interno del certificato di attribuzione della partita iva oppure all'interno di una visura camerale.
I ricavi della propria attività
La parte fondamentale di questo modello è sicuramente costituita dal campo riservato ai ricavi conseguiti dall'impresa o dal lavoratore autonomo. Dovranno infatti essere indicati i ricavi registrati nell’ultimo bilancio depositato o nell’ultima dichiarazione fiscale presentata. L’importo del finanziamento non sarà superiore al 25 per cento dell’ammontare dei ricavi come risultanti dall’ultimo bilancio depositato o dall’ultima dichiarazione dei redditi presentata alla domanda di garanzia. Questo importo non può comunque essere superiore a 25000 euro. Si dovrà inoltre dichiarare che l’attività ha subito dei danni a causa dell’emergenza COVID-19 e indicare nell'autocertificazione i motivi per cui richiediamo questo finanziamento a 25.000.
Per chi ha aperto la propria nel 2019 e non ha ancora una dichiarazione o un bilancio presentati?
I soggetti costituiti dopo il 1° gennaio 2019, invece, potranno certificare i ricavi con un’autocertificazione oppure con altra documentazione idonea allo scopo.
Invio del modello per la richiesta del finanziamento a 25.000 euro
Il nuovo modulo da utilizzare, pubblicato sul sito web del Fondo di garanzia del Ministero dell Sviluppo economico, potrà essere inviato alla banca anche mediante indirizzo di posta elettronica non certificata, allegando una copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del sottoscrittore e dell'ultima dichiarazione (o bilancio) presentati.
Ora che hai letto tutte le informazioni inerenti ai finanziamenti a 25.000 euro puoi guardare con noi il nostro video: insieme procederemo alla compilazione dell'autocertificazione e analizzeremo insieme questo fondo a 25.000 euro. Buona visione. Continua poi a seguirci tramite il nostro Blog: ogni giorno pubblichiamo tanti articoli di attualità.
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